Sei organizzato in azienda?
Bella domanda, vero?
Ma cosa significa organizzato?
Con praticamente la totalità dei miei clienti, prima di iniziare un lavoro di marketing e di strategia, verifico come è strutturata l'azienda:
1. Esistono dei processi interni?
2. Esistono delle procedure per il personale?
3. C'è la possibilità di gestire VERAMENTE un aumento di clienti o di ordini?
4. Il magazzino (quando presente) è organizzato? Attivo? Inventariato?
5. I processi di pagamento, sono adeguati o ti fai pagare a 60-90 o peggio 120?
6. C'è l'idea di quanto costino le varie azioni commerciali?
7. Quanto costa acquisire un cliente?
8. Quanto rende?
9. Quanto rende nel tempo, è ricorrente il suo acquisto?
10. Dopo che ha acquistato, ci sono altre offerte o finisce tutto lì?
Queste sono solo alcune delle operazioni di base per capire in che situazione è l'azienda, qui arriviamo alla differenza (vera) tra il consulente e il marketer.
Il marketer, generalmente, si occupa in minima parte di quanto ho descritto, l'obiettivo è quello di creare una strategia, a volte senza nemmeno seguire l'implementazione.
Il consulente, guarda l'azienda a 360 gradi, che a mio parere è essenziale.
Ora, non è che il lavoro del marketer sia errato, lo sono stato anche io, ma quando mi sono accorto che i miei clienti applicavano pochissimo della strategia, ho pensato che era giunto il momento di lavorare a stretto contatto con loro per capire dove potevo REALMENTE aiutarli.
Ma non è solo questo...
Nelle mie consulenze in azienda, passo diverso tempo ad osservare per capire quali sono i reali movimenti dell'azienda.
Mi spiego meglio.
Potrei fare una consulenza chiuso 8 ore in una stanza con i miei clienti.
In quelle otto ore ci raccontiamo di mirabolanti strategie, di guadagni mai visti, ma poi?
Usciti da lì che succede?
Lo applicano? Informano i collaboratori? Seguono le direttive?
E' chiaro che per me sarebbe tutto più facile, alzerei i miei margini di guadagno e avrei comunque portato a loro il risultato, la consulenza strategica.
Ed è qui che si apre un altro capitolo che fa la differenza.
Portare il a casa il risultato o portare valore.
Ecco io sono poco abituato a portare a casa il risultato, ti ripeto, nulla di male...
Ma per scelta o per retaggio professionale, preferisco portare valore ai miei clienti.
Solo un lavoro studiato nei dettagli sui clienti e sul loro personale può portare valore e risultato.
Eccone un esempio:
Dopo aver strutturato una procedura ben definita per questi miei clienti: GMC AIR SPECIALIST specializzati in ventilazione meccanica controllata, durante un lavoro da dei clienti è successo questo:


Questo è quello che succede quando hai un team organizzato che segue nel dettaglio la direzione comunicativa e procedurale dell'azienda.
E qui si apre un nuovo capitolo, in questo blog, troverai storie di strategia, non solo le recensioni dei miei clienti, e questo in realtà dovrebbe farti fermare un secondo a pensare a come e se vuoi davvero vedere crescere la tua azienda.
Se scegli il risultato ( di qualcun altro) o se scegli qualcuno che nella tua azienda porta valore, quello vero però...