La mia storia
Mi riesce molto facile parlare degli altri quando scrivo...
Mi riesce un po' più difficile per me!
In fondo è quello che succede alla maggior parte degli imprenditori che si trovano nella situazione di fare marketing per la propria azienda.
Prima di scrivere per i miei clienti, passo molto tempo ad osservarli: come si muovono, cosa dicono, le storie che mi raccontano...
Generalmente fisso delle informazioni che quasi mai parlano della loro azienda o del loro prodotto, sono più informazioni personali, dei loro momenti di vita che li hanno segnati profondamente e che ogni giorno riportano nella loro azienda.
No, non è una storiella strappalacrime, dove dalle disavventure di vita dei mie clienti ho tirato fuori il meglio.
Stanno tutti bene, hanno avuto una vita regolare, e un' infanzia serena...
Quindi mi dispiace, non leggerai storie di vita difficile e di successi clamorosi.
E non sai il dispiacere che provo nel deluderti dicendoti che nemmeno io ne ho una.
Magari complessa, magari fatta di alcune scelte sbagliate, anche se penso che quelle scelte sbagliate mi hanno portato qui...
Ma partiamo dal principio!
Chi volevo essere...
Come tutti - o quasi - quelli della mia età, che hanno visto Grisù, ovviamente volevo fare il pompiere...
Te lo ricordi quel cartone animato?
Un drago sputafuoco che alla fine del cartone diceva " Io da grande farò il pompieeeereeeee"
Passata l'insana voglia di gettarmi a spegnere le fiamme, ho iniziato ad appassionarmi alla chimica, credo fosse più per quell'insieme di tubi strani con liquidi colorati che per altro, fatto sta che intrugliavo qualsiasi cosa mi capitasse a tiro...
Se sono qui a raccontarlo, non ho mai fatto esplodere nulla, e questa direi che è una buona notizia.
Da lì, in un soffio di vita, mi sono ritrovato Perito in Chimica e Biologia a indirizzo ambientale.
Purtroppo, quando mi sono diplomato, la chimica era un settore che iniziava molto rapidamente a morire e il mio (fino a qualche anno prima) prestigioso diploma, non era altro che un bel foglio decorato con scritto sopra il mio nome che non poteva aprirmi altro che le porte dell'università.
Il primo pensiero da adulto...
E' stato lì che mi sono fermato per la prima volta e mi sono chiesto: "Ma vuoi davvero finire in un qualche laboratorio sotterraneo a fare analisi? O meglio, a guardare delle macchine che fanno le analisi...?
Ho pensato che non era la mia vita, e medicina mi sembrava una strada lunga e complessa...
Così, circa 3-4 giorni dopo la maturità, ho iniziato a lavorare come addetto antincendio in un centro commerciale e per due ho girovagato per il centro a guardare gli altri fare la spesa ed assicurandomi che tutto andasse bene... (anche se in fondo ero un po' pompiere no?)
Mi ricordai a quel punto di un mio professore che, a fronte delle mie battaglie da rappresentante di classe, mi disse che avevo sbagliato scuola e che dovevo fare il venditore o l'avvocato...
Evidentemente, la mia faccia da poker, già si faceva sentire a quell'età, anche se io non me ne ero mai accorto.
Ed ecco che, sempre lavorando, mi iscrivo a giurisprudenza e inizio a frequentare il mondo legale.
Quando il lavoro mi permetteva di andare in università, passavo ore in sala studio e conoscevo gente, qualcuno di loro era già bello avanti e inizio a vederli laureare e iniziare il tirocinio.
La situazione era disastrosa, galoppini del dominus (così si chiama l'avvocato che ti prende a fare tirocinio prima dell'esame di avvocato) a fare fotocopie e a correre a ritirare documenti, i più fortunati prendevano due lire, quelli meno fortunati dovevano anche ringraziare...
Nel frattempo, ero entrato nel mondo del lavoro per quello che riguardava i miei studi iniziali, il chimico, facevo il controllo qualità per un'azienda di bibite e, sicuramente, alcune delle bibite che hai bevuto le ho analizzate io per assicurarmi che tutto fosse apposto (se le hai bevute e sei vivo, è anche per merito mio sappilo...)
Qui iniziano i problemi, otto ore di lavoro su tre turni, università e alcune lezioni da seguire...
Per seguire quelle lezioni facevo solo la notte al lavoro e, al mattino, dopo un paio di ore di sonno, andavo all'università.
Poco prima di trasformarmi in un vampiro, sono entrato nel mondo commerciale part-time per proseguire con l'università.
Vendevo prodotti della Foppapedretti in un outlet, quindi ero quasi normale, lavoretto part-time e università...
Eh no, non andava bene, troppi pochi soldi per tutto, in fondo lavorando di notte non guadagnavo nemmeno malaccio.
Quindi decisi che serviva un secondo lavoretto per qualche soldino in più...
E da bravo universitario dove sono andato?
Sì! Bravo! Proprio al McDonald's!
Ed è proprio lì che tra: turni notturni, unto delle patatine, gente folle che si presentava di notte per un panino, ho conosciuto la madre dei miei figli...
Te l'avevo detto che non era strappalacrime questa storia...
Sì, la madre dei miei figli l'ho conosciuta tra un panino, una bibita e una risposta all'ordine del Mc drive, figo no?
In questo casino di: centro commerciale, McDonald's e università, mi si presenta l'occasione di fare il commerciale per una radio locale ed era un po' il mio banco di prova da commerciale puro.
Facciamo che a questo punto te la riassumo perché è un po' complessa...
Dal lunedì al venerdì università/commerciale radio
Dal venerdì alla domenica sera Outlet, la notte fino alle 3 al McDonald's (tranne la domenica che ai tempi chiudeva a mezzanotte)
La santa donna al mio fianco e via...
Sì avevo 20 anni di meno e non sono durato tantissimo, solo un paio di annetti...
A quel punto, ho visto amici laureati e, oramai avvocati, fare un secondo lavoro e ho deciso di abbandonare l'università!
Se ti stai chiedendo quanti esami mi mancavano te lo dico senza che mi insulti (ci hanno già pensato in tanti...) mi mancano 8 esami su 25 o 27 ora non ricordo...
E da lì è iniziata la mia vera carriera commerciale, la mia vera natura...
Chi sono...
Facendo un rapido salto, ho fatto l'agente di commercio per quasi 10 anni tra radio, Ipsoa (editoria professionale) e Pagine Gialle.
Nel frattempo non avevo smesso di studiare, solo che invece che legge studiavo marketing.
Ho iniziato un mio primo progetto che ha avuto ottimi risultati fino alla mia scelta di non portarlo avanti per diversi motivi.
Nel frattempo, sono diventato il braccio desto di Ermes Giordani, uno dei primi formatori del marketing a risposta diretta in Italia.
Con lui mi sono addentrato nel regno del marketing serio e del copywriting, fino alla mia posizione attuale.
Oggi seguo direttamente i miei clienti, ma non solo dal punto di vista della strategia marketing, ma anche sotto il profilo della gestione interna dell'azienda.
Purtroppo, oggi, il marketing non basta più, o meglio, se fai marketing ma non sei organizzato aziendalmente la cosa potrebbe portare più danni che benefici...
Mi perdonerai se non utilizzo termini inglesi (che fanno sempre figo) per definire il mio lavoro, e soprattutto, perdonami se non ti scrivo da Dubai mentre guido la mia lambo...
Credo che a questo punto sia tutto, non ho altre mirabolanti avventure da raccontarti...
Ma puoi vedere come svolgo il mio lavoro cliccando qui!