Martina Fragale
Ghostwriter, storyteller, giornalista
"La gente non legge più: scrivere libri non ha più senso. E il giornalismo è messo anche peggio."
Il mio lavoro è nato per amore e per sfida, l'amore per le storie e la sfida verso la frase che mi è stata lanciata più volte quando ho deciso di costruire la mia professionalità sulla scrittura.
La Parola, in sé, è come una forma di marmo: fredda e bella solo in potenza.
Per prendere vita, proprio come il marmo, la Parola ha bisogno di qualcuno che le dia forma usando lo scalpello adatto.
Questo qualcuno è lo scrittore: il suo scalpello sono le storie. E di storie, l'Uomo avrà sempre bisogno purché – certo – vengano raccontate bene.
Basta trovare la storia giusta, darle ritmo e metterle le ali, perché quella storia spicchi il volo.
Poco importa se lo farà tramite un articolo o attraverso un libro di ottocento pagine (come dimostra il successo di certi corposi best seller).
La forza dello storytelling sta proprio in questo: nella capacità di trasformare una zucca in carrozza, permettendoti di viaggiare lontano.
Con il mio lavoro, cerco ogni volta di operare questa magia usando strumenti e registri diversi. Lo faccio come autrice, lo faccio come giornalista.
E come ghostwriter, prendo i miei strumenti, la mia capacità di accogliere storie e metto tutto a disposizione del cliente.